Abitazioni nell’estensivo paesaggio agricolo per la Famiglia
Introduzione
Le abitazioni che in questa sede si presentano sono il frutto di una composizione progettuale che ha quali generatori (della sua origine) le caratteristiche radicate e originarie del luogo e dei materiali utilizzati per edificare, e il metodo compositivo degli elementi del costruire (ordine, ritmo, cesura, ganglio, durata e taxis) che conduce alle tre essenze qualitative (forma, figura e spazio) dell’edifico, abitazione in questo caso, realizzata.

Programma
Il paesaggio della valle dell’Esino in località Pianello, nel territorio del Comune di Castelbellino, provincia di Ancona ha una gradevole conformazione leggermente inclinata dal crinale collinare verso il fondovalle ove è l’alveo ove scorre il fiume.
 Le aree con costruzioni di carattere estensivo sono disseminate tra campi coltivati con colture estensive quali il grano, il frumento o con curati orti irrigui o vitigni.
 
 Dall’area prominente altimetricamente della località Pianello si apre lo sguardo nella campagna di carattere agricolo ordinato e le abitazioni presenti sono tipicamente frutto concreto della organizzazione di una vita comune e serena di famiglie dedite ai lavori locali di carattere agricolo e terziario.
 
 Questa particolarità positiva ha guidato in modo decisivo la iniziativa che ora si illustra, ovvero la edificazione programmata scientificamente con le possibilità della attuale produzione edile in sedi specialistiche e artigianali, e “su misura” di abitazioni destinate a famiglie costituite da due a cinque componenti con una superficie (un’area) proiettata a terra, la così detta area di sedime, di circa centosei metri quadrati vivibili interamente su un unico piano di pari dimensioni
 Le case sono disposte in un appezzamento di terreno pari a circa ottocento metri quadrati in coppia ovvero formanti un piccolo complesso residenziale bifamiliare pari a 212 metri quadrati con corte e porticato, o un unico edificio di medesime caratteristiche, quindi con corte e porticato, ma di superficie di metà consistenza ovvero di cento sei metri quadrati.

 Le costruzioni sono programmate per essere costruite in elementi lignei di tipologia X-LAM eseguiti fuori sede in laboratorio e assemblati su una superficie resistente e compatta realizzata in opera con unica struttura così detta a platea in conglomerato cementizio strutturale armato.

 La abitazione sarà quindi composta utilizzando una platea strutturale dotata di elementi connettivi e di irrigidimento atti ad accogliere le “murature” lignee in legno di tipologia X-LAM con i successivi elementi di finitura e protezione, il tutto completato da una copertura a tetto a più falde.

 La corte del fabbricato sarà completata con un giardino organizzato con vegetazione a terra e sopra suolo utilizzando essenze tipiche della zona.

 È possibile programmare e prevedere anche le modalità distributive interne complete di elementi per permettere la vita quotidiana nel suo interno in un equilibrato confortevole ambiente bilanciato tra semplici percorribilità interne ce connettono spazi di uso giornaliero quali il soggiorno, la sala da pranzo, le camere da letto e i servizi igienici, tutti ambienti dotati di abbondanti finestre a tutta altezza che conducono lo sguardo dall’interno verso la gradevole vista della campagna agricola ordinatamente coltivata.

La distribuzione degli spazi e la loro modalità costruttiva e connettiva è intenzionalmente a favore dell’incontro all’interno dell’abitazione stessa favorendolo tra i componenti familiari, pur riservando quando desiderato lo spaio di riflessione e riposo protetto.

 Le pavimentazioni e i soffitti sono predisposti per una finitura in legno a vista con superficie ottenuta dall’assemblaggio compatto di liste di legno di medie dimensioni a vista, sia nell’intradosso del soffitto ove sopra sono le falde del tetto, che nel piano di calpestio.
Gli infissi esterni o finestre sono proposti in legno trattato per una lunga durata con vetri di sicurezza  predisposti per un consono isolamento.

 Le murature con il nocciolo strutturale in X-LAM sono rifiniate con strati di materiale coibente e superficie conclusa con lisciatura su appositi pannelli che ne generano la superficie visibile e di finitura.

 Tutta la platea è decisamente più alta del piano di campagna e la superficie del piano di calpestio e di un ulteriore livello più in alto, che assicura isolamento e impedimento alle acque piovane di effettuare il loro ingresso all’interno.

 Le strutture definibili murature lignee con protezioni hanno una dimensione nel loro spessore pari a centimetri trentatre e trentatre millimetri come i macchinari di produzione di tali elementi consentono.

 Questa dimensione precostituita in fase di programmazione alla realizzazione ha permesso di utilizzare con agilità e semplicità la proporzione che compone ogni tre moduli un metro ovvero cento centimetri quale multiplo compositivo e costruttivo.

 Proporzione che è sta adottata quale ordine del ritmo compositivo della costruzione stessa, sia per la realizzazione dell’impianto (planimetria) ,che dell’elevato (sezione) con gradevole e semplice risultato.

L’altezza interna è di circa trecento centimetri ovvero nove elementi dell’ordine arcitettonico e le vetrate o finestre sono sempre tutte tra loro conformemente proporzionate sempre con l medesimo elemento compositivo.

 Si può ora descrivere con immagini, e breve dizione, lo sviluppo organizzato per il progetto di queste abitazioni iniziando da una immagine dall’alto così detta a volo d’uccello dell’intera area ove sono previsti dieci appezzamenti per venti abitazioni se bifamiliari,  con in primo piano le due tipologie ideate e proposte dopo accorta osservazione delle consuetudini locali dell’abitare e vivere.

Pensiero guida e intenzione nella realizzazione degli edifici
La costruzione atta a essere abitazione per una famiglia, ha il suo fulcro, la sua prima essenza, nel centro della sua vita, luogo d’incontro e condivisione della quotidianità nel tempo che si sussegue da quando inizia a essere abitata da chi forma la famiglia stessa.

 Questo luogo alle sue origini, ossia nelle prime costruzioni per e delle famiglie, sin dall’antica Grecia ha un suo specifico termine che lo descrive e identifica, dandone un profondo significato completo e immediato: MEGARON.

 Le abitazioni di cui si studia la costruzioni in questa sede hanno questa centralità individuata partendo dalle caratteristiche del territorio ove si trovano, reso concreto nella realtà con i materiali utilizzati, anch’essi appartenenti alla semplicità, essenzialità e durata del costruire originario con l’uso di materiali reperibili nella realtà territoriale.

 Sono il legno, il laterizio, il vetro, il calcestruzzo originario, la pietra e il metallo.

Definizione e significato del Megaron
Un breve accenno riguardo la definizione e descrizione di cosa è e cos’era il Megaron si può estrarre dai completi e chiari testi delle edizioni Treccani ovvero dall’enciclopedia dell’Arte Antica edita nell’anno 1961 in cui vi è una amplia e articolata definizione descrittiva dell’argomento in cui le frasi di più immediata e facile comprensione si possono desumere dall’uso negli studi archeologici del vocabolo.
L’Archeologia “intende per megaron una casa a sala rettangolare con vestibolo aperto, forma caratteristica dell’architettura della regione egea in età preistorica e storica. Quando lo Schliemann ebbe scavato a Troia, Micene e Tirinto case principesche di questo tipo, sorse il quesito come se ne dovesse spiegare l’affinità con l’interno dei templi classici a peristilio. Per questo tipo parve adatto il nome di megaron, perché da un lato i palazzi dell’Età del Bronzo evidentemente non erano dissimili alla casa omerica, dall’altro perché quest’espressione veniva usata dai Greci anche per designare i templi, come risulta da Erodoto.”
Abitazione unifamiliare nell’appezzamento “Lotto 22″
Lo spazio individuato con proporzionamento attraverso il disegno, concluso con preciso riferimento geometrico alla realtà territoriale del luogo e in essa, ha la “prima pietra” della fondazione dell’abitazione della famiglia che qui a seguito si propone nel megaron con l’intento di dare vita al  primo spazio condiviso con armonia dalla famiglia, ambiente al centro dell’Abitazione e fulcro dell’equilibrio tra la vita intima e la condivisione di questa con le altre famiglie locali che potranno abitare nelle limitrofe abitazioni nate dalla medesima genesi, ma con figura forma e spazio irripetibili perché propri della famiglia che li abita e per lei concepiti.
33 La abitazione unifamiliare proposta è distribuita in un unico livello a circa trentatre centimetri dal piano di campagna esterno è il suo perimetro è ritmato da aperture con vetrate di proporzioni generose e calibrate con i prospetti e lo spazio interno.
34 Entrando nell’abitazione dalla scala ad andamento semicircolare si è nel soggiorno ove oltre un generoso spazio per il pranzo a sinistra vi è la attigua cucine ben attrezzata e a destra il salotto con una libreria ideata per il razionale alloggiamento anche dei sistemi audiovisivi quali televisione, terminale web e accessori di archivio, oltre  i vani per i libri. Tramite un disimpegno centrale, di utili proporzioni, nodo tra la zona giorno e la zona notte, si accede alle due stanze da letto, al bagno e all’attiguo ripostiglio; una stanza da letto, la matrimoniale ha un ulteriore bagno privato con amplia vetrata verso il giardino interno, come l’opposto vano dedicato allo studio posto nell’altro versante dell’abitazione stessa.
35 Adiacenti al volume abitato vi sono un porticato e un locale adibito a rimessa per veicoli e spazio di servizio accessorio alla vita quotidiana; il porticato di comode dimensioni permette di essere utilizzato anche quale spazio per il ristoro con diretto contatto alla corte del fabbricato ipotizzata con prato, quindi verde a raso e soprasuolo quali alberi da frutta od olivi.
Consistenza generale Abitazione in edificio unifamiliare
È una abitazione unifamiliare con corte a giardino con verde a raso e soprasuolo pari a metri quadrati ottocento circa in unica proprietà.
Superficie di sedime corrisponde a metri quadrati centoquindici virgola undici (m2115,11)
Volume edificato con altezza convenzionale di metri tre virgola trenta  (m 3,30) comprensiva di spessori strutturali è pari a metri cubi trecentottantatre virgola settanta (m3383,70)
Somma dati progettuali desunti con metodologia CAD 115,11 m2 totali coperti (sedime)
Megaron centro della vita domestica e studio 44,96 m2 di progetto
Ripostiglio 2,22 m2 di progetto
Aree prettamente destinata ad attrezzature cucina   4,00 m2 di progetto
Area per il salotto in Megaron 4,00   m2 di progetto
Disimpegno fulcro tra Megaron e zona “notte” 4,00 m2 di progetto
Vano di fruibilità individuale (stanza doppia) 16,00 m2 di progetto
Vano di fruibilità individuale (stanza matrimoniale) 16,00  m2 di progetto
Servizio igienico con doccia  4,00 m2 di progetto
Servizio igienico con doccia stanza matrimoniale     4,81 m2 di progetto
Superficie totale utilizzabile all’interno della U.I. 100,00 m2 di progetto
Superfici ove sono ubicate le strutture murarie         15,11   m2 di progetto
Porticato escluso dalla presente somma 17,33 m2 di progetto
Accessorio escluso dalla presente somma     22,21   m2 di progetto
Area platea di fondazione con cordonatura perimetrale 204,62 m2 di progetto
1-07 Tutto il perimetro dell’abitazione è dotato di copertura a sbalzo con cornice fungente da gronda e gocciolatoio corretta in alcune porzioni da pilastri proporzionati secondo le regole dell’ordine, sagomati e posti con distanze ritmate tra loro.
2-08 Le vetrate e le murature dell’ordito portante si alternano con il ritmo compositivo dell’abitazione stessa uniti dalla cornice che corona la copertura dotata e completata da tetto a falde con tegole in laterizio; è evidente il distacco dell’abitazione dal terreno, ottenuto con l’impianto fondale a platea di notevole spessore esterno, circa trentatre centimetri, il modulo costruttivo della metodologia X-LAM con cui l’abitazione è edificata3-09 Il soggiorno con salotto, pranzo e cucina è illuminato dalla luce naturale da una serie ritmata di vetrate a cui sono interposti pilastri sagomati simili agli esterni che coronano il portico. La cucina è dotata di una ulteriore grande parete credenza e la separazione con il disimpegno centrale avviene tramite una porta scorrevole a tutta altezza che può essere completata da una decorazione figurativa (quadro).
4-10 La corte del fabbricato dotata di alberature e manto erboso garantisce il necessario distacco dalla via pubblica attigua con carattere comunque di circolazione locale: le alberature rifiniscono e proteggono la abitazione con la loro ombra le parete predisponendo lo spazio interno a essere spazio vivibile quotidianamente condiviso dalla famiglia.
5-11 La strada di zona è tangente alla corte del fabbricato e le alberature poste nella corte del fabbricato la completano quale elemento attivo del paesaggio; tra le alberature è posto l’ingresso principale che con percorso centrale nel verde di pertinenza dell’abitazione permette l’accesso all’abitazione dalla scala con perimetro semicircolare centrale rispetto al prospetto qui visibile dell’abitazione.
6-12 Le corti dei fabbricati e i percorsi di zona carrabili e pedonali scandiscono con ordine e proporzione la vita vicina delle Famiglie nelle loro abitazioni previste con tipologia unifamiliare o bifamiliare disposte su un unico piano come il fabbricato ora osservato o su due livelli, ma sempre con consistenza di circa cento metri quadrati abbondanti comprendente la superficie di sedime del volume abitato. Attigui all’area vi sono appezzamenti di terreno destinato alla coltivazione di grano estensiva, orti irrigui, oliveti, vitigni, alberi da frutta  e prato in cui trovano vita abitazioni costruite rurali in pietra e mattoni nel XIX e XX secolo con la tipica forma che li distingue un una semplice e connaturata eleganza rurale7-13 L’abitazione è formata da una ritmo calibrato di pieni ovvero le pareti portanti strutturali lignee e le finestre a vetrata di ampie dimensioni composte in aree in vetro coibente quadrangolari regolari in numero di sei o tre a seconda dell’ampiezza; sono misure ritmicamente ripetute in successione godibili alla vista anche dalla corte esterna a giardino del fabbricato ove si può notare il doppio livello di isolamento dal terreno con la prima platea il successivo rilevato che forma la base della pavimentazione interna all’abitazione8-14 La corte dell’abitazione orientata a sud est con in primo piano il perimetro della stanza da letto matrimoniale e l’ampia vetrata del bagno  con soluzione angolare; sul fondo la vetrata dell’accessorio con destinazione ricovero veicoli (box), deposito e locale tecnico.
9-15 Il lato nord est e sud est dell’abitazione ove all’interno sono distribuite la stanza matrimoniale di cui in primo piano la vetrata, la stanza doppia verso sinistra e a sud est l’accessorio che con la vetrata si affaccia nel giardino; sopra la cornice di coronamento della copertura con le gronde e i compluvi per la raccolta delle acque meteoriche e la protezione delle sottostanti strutture e vetrate (pieni e vuoti della composizione costruttiva),  con sovrastante tetto a falde e manto in laterizio.
10-16 Il giardino come si presenta nel suo orientamento a nord ovest e nord est ove godibile tramite la vetrata angolare posta nel vano destinato a studio dell’abitazione al centro dell’immagine, a sinistra le stanze della zona notte  e a destra il colonnato vivibile e attrezzato anche con tavolo e sedie per ristori all’aperto riparato dal sole e intemperie.
11-17 L’abitazione è sempre ben distante dai confini tramite il prato, le aiuole e le aree verdi, sottostanti le alberature (olivi e alberi da frutta), nel cui perimetro è possibile completare la decorazione arborea con dei filari di siepe; è il lato orientato verso nord ovest.
12-18 Il prospetto nord ovest è composto oltre che dalla vetrata d’angolo del vano adibito a studio, anche dal porticato dell’abitazione connesso al volume stesso e raggiungibile tramite percorso continuo e riparato in sommità dall’aggetto della cornice di copertura; ogni lato del porticato ha tre pilastri a una distanza di interasse (intercolumnio o ritmo compositivo) di circa un metro e sessantacinque centimetri che assicurano stabilità e fruibilità d’uso.
13-19 In primo piano al centro il portico con la forma quadrangolare libera in tre lati che permette la fruibilità del  paesaggio orientato a nord ovest, sud ovest e sud est,, quindi riparati dall’azione diretta dei raggi del sole si può fruire del paesaggio delle aree limitrofe e del giardino di proprietà.
14-20 Interno: il soggiorno con la zona per il pranzo, le pareti che compongono la cucina su due versanti e la vetrata continua con pilastri ritmici a desta che aprono verso la luce e il paesaggio orientato a sud ovest; la pavimentazione immaginata e proposta con calpestio in lastre lignee a perimetro quadrato dona particolare familiarità e proporzione allo spazio centrale dell’abitazione, una modalità odierna dell’arcaico “megaron” mediterraneo.
15-21 Il ”megaron”, luogo in cui la famiglia sin dalle origini nella sua abitazione vive momenti di condivisione è oggi più facilmente definito quale spazio soggiorno; in questo spazio si può utilizzare la zona con un grande tavolo per il pranzo con una capienza di circa otto persone, cucinare comodamente utilizzando due pareti attrezzate che compongono la cucina, e oltre, in area qui non visibile, accogliere comodamente familiari e ospiti con divani e poltrone completati da una capiente libreria che congiunge questo momento di accoglienza alla zona destinata alla lettura predisposta con una scrivania e poltrone di pertinenza.
16-23 La parete completata al suo interno con la libreria suggerisce  allo sguardo la vista dell’area ove è posizionata la scrivania che guarda verso una ulteriore vetrata che inquadra la corte del fabbricato completata dal verde delle aiuole delle alberature; a destra in colore blu marino un grande pannello ligneo laccato che con il suo andamento scorrevole di manovra cinge la zona notte dalla diurna pubblica.
17-24 La zona con le poltrone e il divano ha nella parete che la delimita al fondo la amplia libreria e a sinistra la grande parete con vetrate che cinge il “megaron” (soggiorno) verso la corte a giardino permettendo una vista dallo spazio interno verso il giardino privato e le aree circostanti.
18-25 Dall’area predisposta per cucinare si ha la vista completa di tutto il soggiorno (megaron) e sempre a sinistra la grande parete con vetrate e pilastri lignei, a destra il grande pannello ligneo laccato che protegge la zona provata a cui si accede tramite un’area a perimetro quadrato, da questa posizione appena visibile, in cui si aprono le porte delle stanze da letto e degli accessori; all’orizzonte dello spazio la parte con la grande libreria.
19-26 Uno scorcio della vetrata a perimetro del bagno; la vetrata ha alla destra un pilastro angolare e una attigua ulteriore vetrata che prosegue dopo il pilastro sino a giungere alla parete perimetrale della stanza matrimoniale.
20-27 La stanza matrimoniale di generose dimensioni, oltre i sedici metri quadrati, con porta a tutta altezza, completata con elementi di arredamento personali, l’accesso al bagno riservato.
21-28 La abitazione è completata da una stanza doppia atta ad accogliere oltre i due letti, due scrivanie, due armadi ed è completata da una grande finestra sempre  della medesima tipologia utilizzata per la composizione del ritmo costruttivo dell’abitazione.
22-29 Il bagno dedicato alla stanza matrimoniale è di ampie dimensioni e vi si accede con una porta in legno uni colore laccato con montanti monolitici e anta apribile sovrastata da un’anta fissa che permette al momento della chiusura della mobile di avere un effetto di diaframma monolitico slanciato e di interruzione decisa della continuità delle pareti contribuendo alla alternanza ritmica di pieni e vuoti della composizione costruttiva.
23-30 Dal disimpegno centrale a perimetro quadrato posto al centro della composizione costruttiva si ha ingresso alle stanze da letto, al ripostiglio e al servizio igienico; la grande parete lignea finita con vernice laccata della medesima cromia delle altre porte di accesso ai vani in cui è distribuita l’abitazione equilibra il passaggio tra spazio condiviso, il “megaron” (soggiorno) e gli ambiti privati; da questo punto centrale si può guardare con serenità la prospettiva dello spazio interno dell’abitazione e la vista tramite questo si proietta verso la crote con giardino e alberi e poi veros l’orizzonte della circostante campagna guarnita da ordinate colture agricole curate dalle famiglie che da generazioni vivono in questo custodito territorio di fondo valle ad andamento pianeggiante (Pianello Vallesina in Comune di Castelbellino provincia di Ancona)
24-31 Uno scorcio del salotto che trova luogo nello spazio soggiorno; a destra la capiente libreria e la perpendicolare parete con le vetrate che donano una possibilità di sguardo verso il paesaggio in tutta la loro ampiezza e successione ritmica.
25-32 Il vano che accoglie lo studio è composto e dotato di un pilastro angolare ligneo, sagomato, che è accompagnato per due lati dalle due vetrate composte con spazi quadrangolari vetrati che delicatamente si proiettano nel giardino di proprietà dell’abitazione ponendo quasi una apertura e spinta per lo sguardo verso l’esterno mentre è possibile comodante e confortevolmente essere assorti in attività di studio e consultazione.
Edificazione Bifamiliare nell’appezzamento “Lotto 23″
Planimetria di uno degli ambiti dell’abitazione 32
Proposta e sintetico programma per edificazione di una costruzione bifamiliare composta da due unità abitative di metri quadrati 106,6 cadauna disposte su un livello unico e compreso nel perimetro ove è possibile la edificazione in ogni appezzamento.
Planimetria dell’abitazione con gli ambiti delle due famiglie 33
Lo studio ha per oggetto il lotto identificato con il numero 23 e le dimensioni ipotizzate dell’area di sedime del costruito sono metri 13,33 per 8,00, misure proporzionate alla larghezza delle strutture proposte dai costruttori di edifici in X-LAM ovvero cm 33,3 quale sezione finita comprendente tutte i componenti ipotizzati necessari dai produttori di questa tecnologia per la composizione delle pareti strutturali.
Plaminetria dell’abitazione con l’ambito di una famiglia 34
La dimensione è contenuta tre volte in un metro e questo semplifica molto le ipotesi di assemblaggio e proporzionamento modulare anche per tutti gli accessori di finitura oltre che per i vani stessi.
Consistenza generale Abitazione in edificio bifamiliare
È una abitazione unifamiliare in edificio bifamiliare con corte a giardino con verde a raso e soprasuolo pari a metri quadrati quattrocento circa cadauno, uno per proprietà.
Superficie di sedime corrisponde a metri quadrati centoseii virgola sessantasette (m2106,67)
Volume edificato con altezza convenzionale di metri tre virgola trenta  (m 3,30) comprensiva di spessori strutturali è pari a metri cubi trecentocinquantacinque virgola cinquantacinque (m3355,55)
Somma dati progettuali desunti con metodologia CAD106,67 m2 totali coperti (sedime)
Megaron centro della vita domestica 35,61 m2 di progetto
Ripostiglio 3,61 m2 di progetto
Studio con accesso diretto o da fulcro attiguo 11,01 m2 di progetto
Fulcro attiguo area Megaron: disimpegno accesso vani 3,65 m2 di progetto
Vano di fruibilità individuale (stanza doppia) 14,90 m2 di progetto
Vano di fruibilità individuale (stanza matrimoniale) 14,90  m2 di progetto
Servizio igienico con doccia  5,48 m2 di progetto
Servizio igienico con doccia e vasca 5,04 m2 di progetto
Superficie totale utilizzabile all’interno della U.I. 94,20   m2 di progetto
Superfici ove sono ubicate le strutture murarie12,47 m2 di progetto
01
L’intenzione progettuale nei bozzetti che si espongono è quella di utilizzare alcuni semplici componenti con dimensioni standard, facilmente componibili con varie forme ed effetti, ma di unica dimensione costruttiva degli elementi prefiniti, quali murature, pilastri sagomati, finestre, porte, che possono essere sempre di egual misura e composti in varie forme, come visibile nei bozzetti sia di ipotesi originaria ovvero unifamiliare che bifamiliare ovvero la odierna.
02
La costruzione con due unità abitative, ovvero la bifamiliare ha la superficie coperta di metri quadrati 106,6 e utile di circa metri quadrati 94,20 e dotata o distribuita in soggiorno con cucina e pranzo, due stanze da letto grandi, una stanza singola o con destinazione studio e due servizi igienici oltre il disimpegno interno centrale e il porticato utilizzabile per parcheggio o altro uso.
03
Con uno spazio per il soggiorno leggermente più contenuto, la unità abitativa può essere dotata di ripostiglio, utile nella quotidianità domestica.04
Questa distribuzione è visibile nella planimetria nell’unità non arredata con le sagome degli ingombri usuali degli elementi di arredo, ovvero osservando la planimetria in disegno pseudo assonometrico e prospettico (le figure 32-33-34), posta in alto rispetto alla unità immobiliare completa di dotazioni di arredo05
Con questa modalità progettuale e proporzionale le superfici coincidono con quanto ipotizzato in quantità ottenute partendo dai costi teorici di edificazione e vendita del tabulato che si espone in seguito, con piccoli ampliamenti rispetto a quanto adesso descritto.
06 Sono inseriti in questa raccolta di presentazione alcuni bozzetti di immagini tridimensionali dell’esterno delle abitazioni e dell’interno, nonché alcune viste d’insieme dell’area con accostati i due progetti ovvero la abitazione unifamiliarfe e la bifamiliare.07
I disegni qui rappresentati sono ottenuti con modelli tridimensionali in CAD piuttosto fedeli alle proporzioni e al metodo compositivo di carattere geometrico.
08
Gli elementi di arredo, per rendere più percepibile gli spazi interni, sono una quasi fedele ricostruzione geometrica di elementi reali di produzione in serie e artigianale.
09
I volumi sono immaginati finiti con soffitto ligneo e pareti in superficie tipo intonaco colore chiaro, spesso utilizzati in queste costruzioni, come è possibile costatare nelle note tecniche consultabili editi a cura dei maggiori produttori di edifici in legno con tecnologia X-LAM.10
La esposizione della proposta di progetto è corredata anche da studio analitico dei costi di realizzazione e vendita che si propongono alle famiglie interessate alla iniziativa.
11     L’edificio composto da due abitazioni indipendenti tra loro ognuna con corte singola che ne circoscrive il perimetro per tre lati essendo il quarto tangente all’abitazione attigua sono dotate di un porticato che si può qui osservare a sinistra, di ampie dimensioni, connesso direttamente tramite percorso dotato di copertura all’ingresso dall’abitazione stessa; che è completata nel suo prospetto, che è generato con composizione, in ritmica alternanza, di pieni e vuoti costruttivi (vetrate, pilastri e superfici strutturali); tale elementi, a terra, quindi in adiacenza al piano di campagna esterno sono connessi tra loro dalla fondazione a platea continua, completata da un marciapiede a giro in tutto il perimetro del’edificio che delimita l’area verde a prato della corte dal volume abitato.
12 Lo spazio dell’abitazione protetto dalle vetrate e quello del portico che dal giardino che si sviluppa in un equilibrio tra la vegetazione del soprasuolo, alberi da frutta, e il verde a raso del prato permette una vita quotidiana nella piena e garbata fruibilità di questi luoghi con momenti di attività all’aperto facilmente mutabili in raccoglimento familiare tra le pareti dell’abitazione o al riparo nel portico con colonnato.
13 Nell’area privata verde in cui trova luogo l’abitazione le snelle vetrate del vano adibito a studio si affacciano e favoriscono momenti di agiata concentrazione nelle applicazioni del pensiero quali la lettura, la programmazione dell’economia familiare, la previsione delle attività lavorative, nel comodo e confortevole spazio a esse dedicato che guida dal suo interno, con l’orientamento delle vetrate lo sguardo verso il sereno paesaggio di arre private e pubbliche.
14 La parete in primo piano è la distanza che genera lo spazio dedicato alla zona notte, alla stanza da letto matrimoniale che prevede l’affaccio anch’essa nel giardino provato in un lato più raccolto orientato verso sud est e nord est.
15 Il lato nord est è definito da una parete sempre originata da alternanza di pieni e vuoti che costituiscono le finestre a più ante e le superfici verticali portanti dell’edificio connesse tra loro da una successione di pilastri lignei sagomati; nelle finestre è ben evidente il primo e secondo rilievo pari a centimetri trenta circa e ulteriori trenta che proteggono l’abitazione internamente ed esternamente dall’umidità che potrebbe risalire dalla naturale acqua contenuta nel terreno.
16 Le due abitazioni che compongono la costruzione bifamiliare evidenziano in questa vista in volo la copertura generata da più falde a varia inclinazione suggerita dalla disposizione distributiva interna e dalla conseguente sua protezione dai vari agenti atmosferici, climatici e prevedendo con la sua geometria una meno complessa attività esecutiva di manutenzione.
17 I due portici dell’ingresso principale perimetrano un’area con prato e alberata che si connette con l’ulteriore similare superficie che contorna il fabbricato intero e lo distanza dalle aree pubbliche o di altra proprietà.
18Le falde con inclinazione più accentuata e con la sottostante intercapedine sono posizionate annettendo tra loro altre porzioni di copertura con lieve inclinazione e sono raccolte dalla cornice che cinge interamente tutta la copertura e ne forma la gronda per la raccolta e il deflusso delle acque meteoriche e la protezione da queste delle sottostanti vetrate e pareti dell’elevato della costruzione. La cornice ha una tripla sagomatura che è ritmata secondo le regole della composizione ordinata del costruire e aiuta la funzione di gocciolatoio efficiente.
19 La stanza da letto matrimoniale si presenta dal suo interno verso la porta a tutta altezza con anta fissa superire e sottostante mobile con cernere, finita con laccatura quale spazio di unione e ritmicità costruttiva nell’intersezione di pareti ortogonali tra loro che compongono il vano; la possibilità di completamento con elementi di arredo contemporanei e di antica data è amplificata dalla linearità del logo che nella sua accoglienza può essere vissuto secondo le proprie aspettative con facilità nell’inserimento di mobili già posseduti e nuovi.
20 La medesima stanza, dalla corte del fabbricato attraverso la ampia vetrata è visibile in tuta la sua semplicità e completezza che predispongono alla familiarità con il luogo e in esso.
21 Sempre la medesima stanza o ambiente inquadrato a distanza dalla finestra camminando nel giardino privato; nella porzione superire la cornice aggettante della copertura con le sagome delle modanature, il rilievo con gradini dal terreno e i due pilastri sagomati che inquadrano la vetrata e aiutano il sostegno strutturale; la cornice e i gradino come è evidente nell’immagine proteggono fisicamente e visivamente il volume dell’abitazione in questo ambito come in tutti quelli che la compongono.
22 L’attiguo spazio alla stanza matrimoniale è una stanza doppia che ha consistenza di superficie e volume tale da essere possibile il suo uso contemporaneo sia quale stanza da letto che come studio per i giovani della famiglia; due comodi scrittoi destinati allo studio scolastico hanno facile distribuzione in questo spazio attigui a due armai a doppia altezza, i così detti a doppia stagione.
23 Dando sguardo allo spazio della stanza doppia con alle spalle la vetrata si ha sempre la perpendicolarità tra le pareti che nella loro  intersezione generano l’apertura a tutta altezza con doppia anta sovrapposta che è la porta di accesso.; a destra gli armadi guarda roba e a sinistra i letti la parete visibile in fondo è ampia da consentire l’esposizione di un  generoso quadro.
24 “Da oltre la vetrata” (dall’esterno), la stanza nel suo spazio si presenta con il suo abbondante spazio in cui sono disposti, e possono essere distribuiti, anche in altra posizione due letti, due armadi, due scrittoi, due poltroncine da scrittoi e due comodini; la vetrata in primo piano con superficie suddivisa in aree quadrangolari con vetro è finita sempre da due pilastri lignei sagomati con funzione formale  e strutturale.
25 Lo spazio del megaron (soggiorno) interno all’abitazione, in cui ha luogo anche l’ambito dedicato al pranzo familiare condiviso comodamente usufruendo di un tavolo di notevoli dimensioni si proietta con le vetrate ritmate da pilastri sagomati verso la corte a giardino esterna delimitata verso sud ovest e sud est dal porticato anch’esso perimetrato da pilastri sagomati della medesima fattura e distanza ritmata ,con di intercolumnio di circa un metro e sessantasei; a destra vi è il salotto con divano e due poltrone completato dalla libreria a tutta parete; tutto il megaron è uno spazio centrale interno che si estende con logica compositiva e fisica verso l’esterno divenendo un continuo con la corte con giardino dell’abitazione.
26 Da posizioni leggermente diverse, come quelle dei commensali alla tavola seduti in sedie attigue l’ambiente della costruzione ha sempre valenze simili come si nota da questa successiva immagine simile ma da latra vista.
27 Anche occupando sedute più limitrofe alla zona del salotto nel megaron (soggiorno) lo spazio  si presenta con simili valenze alla vista che aiutano la condivisione del tempo in questo luogo unita dalla serenità che la vista di questa successine di elementi e spazi favorisce; posizioni simili, ma ognuna singolare nel viverla a fianco dell’altro familiare.
28 Nella zona compresa tra la tavola da pranzo e e il salotto è in evidenza l’area ove è posizionata la cucina che è sempre ben illuminata naturalmente dalle vetrate scandite da pilastri perimetrano l’ambito definendone il contorno ma non delimitando la possibilità visiva e di osservazione del paesaggio esterno; la cucina ha due pareti altamente allestite per essere pronte alle plurime attività che il cucinare per la famiglia richiede per contemporaneità, quantità e diversità di esigenze; nel margine sinistro dell’immagine si nota una parte curvilinea che delimita il megaron (soggiorno) dall’attiguo spazio dedicato allo studio.
29 Entrando lo spazio dedicato allo studio accompagna lo sguardo con la concavità della sua parete presente alla destra verso le librerie che si diradano verso le vetrate ritmate che affacciano sempre nel giardino provato; a sinistra la scrivania di comode capacità per i momenti di riflessione, studio e organizzazione “a tavolino” della vita.
30Appena superata la porta, realizzata sempre alla intersezione tra due pareti perpendicolari tra loro e composta da due ante una superiore fissa e la sottostante a bussola, composte tra loro con montanti a tutta altezza,  si apre lo spazio dell’ studio verso il giardino favorendo interna concentrazione per svolgere attività di programmazione e riflessione con lo sguardo proiettato anche verso ciò che accade all’esterno potendo ammirare il paesaggio locale con tranquillità.
31 Le vetrate con andamento pronunciato verticalmente, interposte ordinatamente tra i pilastri ritmici, formano la,parete verso l’esterno dell’abitazione caratterizzando questo confortevole spazio che dall’interno proietta lo sguardo verso il paesaggio pianeggiante del luogo sottolineando la caratteristica dell’abitazione che da uno spazio interiore generato dalla ritmata composizione degli elementi “pieni” le pareti, e “vuoti”, le vetrate, con garbata custodia dei componenti della famiglia che qui abita suggerisce lo sguardo verso la realtà che la circonda bella se vista con i dovuti presupposti che il luogo abitativo stesso favorisce, educando con la sua composizione alla condivisione serena dello spazio, del tempo, della vita.